Il ringiovanimento viso è un tema di cui si parla molto. I più pensano subito al lifting, un intervento chirurgico che però molto spesso, in cambio di anestesie, punti e cicatrici regala un effetto tirato e finto, spesso portando anche alla perdita dei propri lineamenti naturali.
La medicina estetica, al contrario, ha messo a punto metodologie di lifting non chirurgico che utilizzano nuove tecnologie, in grado di conservare il proprio aspetto senza stravolgimenti: è come se si tornasse indietro nel tempo, guarda che risultati!

Il segreto è l’approccio a 360 gradi

Quando si parla di invecchiamento, il primo pensiero va alle rughe. Dapprima a quelle di espressione che negli anni diventano sempre più profonde, soprattutto sulla fronte e nella zona del contorno occhi dove si fanno man mano più evidenti le cosiddette “zampe di gallina”; poi a quelle che si presentano con il normale invecchiamento della pelle.

Soffermandosi a guardare la pelle più da vicino infatti, dopo i 35 anni si rendono evidenti gli effetti di un processo di invecchiamento iniziato molto tempo prima, intorno ai 25 anni: si iniziano a vedere e a percepire al tatto assottigliamento cutaneo, perdita di idratazione, di volumi, di tonicità ed elasticità.

Il lifting chirurgico, che spesso viene visto come un intervento risolutivo, in realtà agisce solo sul cedimento della pelle ma non sulla totalità delle problematiche che abbiamo appena elencato e che invece sono altrettanto importanti da considerare quando si vuole ringiovanire il viso rispettandone la fisionomia.

Per questo ho deciso di parlarvi del mix di trattamenti che ho elaborato su una mia paziente, Valeria, per permetterle di ritrovare la sua bellezza naturale.

Per Valeria ho pensato a un programma per il ringiovanimento del viso basato sulla combinazione di più trattamenti: Ultherapy per il lifting non chirurgico, Radiesse e acido ialuronico per il ripristino dei volumi persi.

Ultherapy, il lifting non chirurgico. Cos’è e in cosa consiste

Ultherapy è il primo lifting non chirurgico, ad ultrasuoni microfocalizzati, approvato dall’FDA americana (l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici).

Grazie alla sua moderna tecnologia ad ultrasuoni microfocalizzati sotto guida ecografica è un trattamento non invasivo: ha tempi di recupero azzerati e permette al paziente di tornare alla sua vita e alla sua quotidianità subito dopo il trattamento.

Il macchinario è composto da un manipolo che emette ultrasuoni in grado di raggiungere profondità ben precise e stimolare la produzione di collagene ed elastina.
Il medico estetico che effettua il trattamento imposta, monitorando istante per istante lo schermo ecografico, la profondità a cui gli ultrasuoni devono giungere per riscaldare il tessuto sottocutaneo. La temperatura ottimale per avere la rigenerazione e la produzione del collagene e dell’elastina, che daranno nel tempo un effetto lifting naturale e progressivo, è di 65 gradi.

Per questo trattamento, saper leggere correttamente lo strumento ecografico è fondamentale perché ci permette di essere molto precisi e di lavorare in sicurezza.
I tessuti da colpire, che sono l’impalcatura connettivale di sostegno e i setti che si trovano all’interno del tessuto sottocutaneo si trovano a profondità diverse, variabili da persona a persona. L’ecografia real time ci permette di vedere esattamente in quale profondità si trovano, in ogni paziente, queste strutture.

La buona lettura dello strumento ecografico ci permette quindi di lavorare in tutta sicurezza ma anche in modo preciso, condizione strettamente necessaria per vedere il risultato migliore possibile. Il protocollo Ultherapy sarà infatti efficace solo se si colpiscono in modo mirato le strutture da trattare.

Radiesse e acido ialuronico, per iniettivi con risultato naturale

Per ottenere il rimodellamento del volto, abbiamo utilizzato un mix di iniettivi di acido ialuronico e Radiesse per trattare gli avvallamenti che erano presenti nelle zone della tempia, dello zigomo e della linea dell’ovale. Questo ci ha permesso di alzare le sopracciglia, “aprire” e ringiovanire lo sguardo, rendere le guance più toniche e ridefinire la linea mandibolare.

Per portare le proporzioni il più vicino possibile a quelle della sezione aurea, abbiamo trattato un pochino il labbro inferiore per renderlo più armonico e proporzionato rispetto al labbro superiore.

Abbiamo anche effettuato il rinofiller per la rinoplastica non chirurgica, cioè l’infiltrazione di acido ialuronico per rendere il naso più armonioso e proporzionato. Questa procedura ci ha permesso di rendere più lineare e dritto il dorso del naso e di far apparire la punta più piccola e più “femminile”.

E per finire, abbiamo completato la seduta con l’azione sui solchi naso labiali.

Tutti i trattamenti sono stati effettuati monitorando passo dopo passo il risultato complessivo, in modo tale da essere sicuri di realizzare un lavoro che fosse il più preciso e naturale possibile. Questi i risultati ottenuti.

Per ricevere informazioni oppure una consulenza personalizzata, contattami.

Key Opinion Leader